Dopo una lunga pausa riparte il blog che vi aggiorna sulle bellezze della Perla del Danubio - a cura di Ajace68 e Rosita



martedì 11 settembre 2012

Budapest italiana

aggiornato a settembre 2019
Non sono tantissime le tracce italiane a Budapest, ma volendo inseguire questo filo conduttore nella visita della città, qualcosa si trova.
Può essere un'idea simpatica fare un viaggio virtuale attraverso le testimonianze italiane lasciate in questa splendida città.
Vediamo, allora, quali monumenti, strade, statue o altro sono legate all'Italia o ai personaggi storici italiani.



Pozzo di Mattia:
Galeotto Marzio 
Su un lato del cortile hunyadi del palazzo reale è situata la bellissima fontana denominata "Pozzo di Mattia", che riproduce una scena in cui Re Mattia Corvino torna da una battuta di caccia.
La fontana è ricca di personaggi legati alla vita del Re e tra questi, in basso dal lato sinistro della composizione c'è un uomo con un cane accanto e un falco tra le mani.
Quello è Galeotto Marzio, un umanista umbro del XV secolo che fu poeta di corte di Re Mattia.

Statua equestre di Eugenio di Savoia
 Sempre nei pressi del palazzo Reale e più precisamente al centro del piazzale davanti all'ingresso principale (detta terrazza Savoia) fa bella mostra di sè la statua equestre del Principe Eugenio di Savoia (1663 – 1736), che combattè per gli Asburgo, liberando l'Ungheria dall'armata turca.

Targa intitolata a Giuseppe Garibaldi
Una strada a due passi a sud del Parlamento unisce Nádor utca a Széchenyi rakpart. Quella è Garibaldi utca ed una targa sulla strada ricorda l'eroe dei due mondi e due generali ungheresi che lo affiancarono nella ricerca dell'unità italiana: István Türr e Lajos Tüköry (il primo, tra l'altro, è rappresentato da una statua nel Parco degli Eroi sul Gianicolo).

Un italiano che si è particolarmente distinto durante la repressione nazista sugli ebrei di Budapest è stato Giorgio Perlasca che, insieme all'arcivescovo Angelo Rotta, è stato riconosciuto "Giusto tra le Nazioni" per l'impegno nel salvare migliaia di ebrei dallo sterminio nazista.
Memoriale dei Giusti
Per questo motivo i loro nomi sono incisi nel memoriale dei giusti, all'interno del cortile della Grande Sinagoga.
La storia di Giorgio Perlasca è stata raccontata nel film "Perlasca - Un eroe italiano" del 2002 di coproduzione italo-franco-ungaro-svedese e il protagonista fu interpretato da Luca Zingaretti.
Perlasca si trovava a Budapest quando l'ambasciatore spagnolo abbandonò la capitale magiara e lui si spacciò per console spagnolo allo scopo di ottenere salvacondotti per gli ebrei ungheresi. Si contano oltre 5.000 persone salvate così da Perlasca dai campi di sterminio.
Busto di Giorgio Perlasca
Giorgio Perlasca viene anche ricordato in un busto che si trova davanti all'Istituto Italiano di Cultura di Budapest in Bródy Sándor utca 8, accanto al Museo Nazionale e infine viene ricordato anche nella piccola sinagoga del Centro della Memoria dell'Olocausto di Páva utca, dove viene, però, ricordato come cittadino spagnolo.

Statua di Szent Gellért
L'italiano che ha maggiormente influenzato la storia e la cultura della città di Budapest è sicuramente Gerardo di Csanád, noto agli ungheresi come Szent Gellért (San Gerardo). Fu un monaco benedettino nato in Veneto alla fine del X secolo, che fu chiamato a Budapest da Re Stefano nell'XI secolo, per aiutarlo a convertire i pagani magiari al fine di "cristianizzare" il nascente stato ungherese. Alla morte di Re Stefano, ci fu una violenta lotta di successione e San Gerardo ne pagò tragiche conseguenze. Fu portato sulla cime di una collina e fatto precipitare nel Danubio sottostante. Da allora la toponomastica locale ha acquisito il nome del santo. La collina prese il nome di "collina Géllert" (Gellért-hegy) e i bagni termali nati alla sua base hanno lo tesso nome (Gellért Fürdő) ed anche la piazza davanti alle Terme (all'estremità del Ponte della Libertà) si chiama Szent Gellért tér.
Infine è assolutamente da ricordare il complesso della Statua di Szent Gellért, situato sul lato nord della collina, giusto di fronte al Ponte Elisabetta, costituito dalla sua statua davanti ad un colonnato semicircolare posizionata sopra una cascatella naturale.

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