aggiornato a settembre 2019
Non sono tantissime le tracce italiane a Budapest, ma volendo inseguire questo filo conduttore nella visita della città, qualcosa si trova.
Può essere un'idea simpatica fare un viaggio virtuale attraverso le testimonianze italiane lasciate in questa splendida città.
Vediamo, allora, quali monumenti, strade, statue o altro sono legate all'Italia o ai personaggi storici italiani.
Non sono tantissime le tracce italiane a Budapest, ma volendo inseguire questo filo conduttore nella visita della città, qualcosa si trova.
Può essere un'idea simpatica fare un viaggio virtuale attraverso le testimonianze italiane lasciate in questa splendida città.
Vediamo, allora, quali monumenti, strade, statue o altro sono legate all'Italia o ai personaggi storici italiani.
Pozzo di Mattia: Galeotto Marzio |
La fontana è ricca di personaggi legati alla vita del Re e tra questi, in basso dal lato sinistro della composizione c'è un uomo con un cane accanto e un falco tra le mani.
Quello è Galeotto Marzio, un umanista umbro del XV secolo che fu poeta di corte di Re Mattia.
Statua equestre di Eugenio di Savoia |
Targa intitolata a Giuseppe Garibaldi |
Un italiano che si è particolarmente distinto durante la repressione nazista sugli ebrei di Budapest è stato Giorgio Perlasca che, insieme all'arcivescovo Angelo Rotta, è stato riconosciuto "Giusto tra le Nazioni" per l'impegno nel salvare migliaia di ebrei dallo sterminio nazista.
Memoriale dei Giusti |
La storia di Giorgio Perlasca è stata raccontata nel film "Perlasca - Un eroe italiano" del 2002 di coproduzione italo-franco-ungaro-svedese e il protagonista fu interpretato da Luca Zingaretti.
Perlasca si trovava a Budapest quando l'ambasciatore spagnolo abbandonò la capitale magiara e lui si spacciò per console spagnolo allo scopo di ottenere salvacondotti per gli ebrei ungheresi. Si contano oltre 5.000 persone salvate così da Perlasca dai campi di sterminio.
Giorgio Perlasca viene anche ricordato in un busto che si trova davanti all'Istituto Italiano di Cultura di Budapest in Bródy Sándor utca 8, accanto al Museo Nazionale e infine viene ricordato anche nella piccola sinagoga del Centro della Memoria dell'Olocausto di Páva utca, dove viene, però, ricordato come cittadino spagnolo.
L'italiano che ha maggiormente influenzato la storia e la cultura della città di Budapest è sicuramente Gerardo di Csanád, noto agli ungheresi come Szent Gellért (San Gerardo). Fu un monaco benedettino nato in Veneto alla fine del X secolo, che fu chiamato a Budapest da Re Stefano nell'XI secolo, per aiutarlo a convertire i pagani magiari al fine di "cristianizzare" il nascente stato ungherese. Alla morte di Re Stefano, ci fu una violenta lotta di successione e San Gerardo ne pagò tragiche conseguenze. Fu portato sulla cime di una collina e fatto precipitare nel Danubio sottostante. Da allora la toponomastica locale ha acquisito il nome del santo. La collina prese il nome di "collina Géllert" (Gellért-hegy) e i bagni termali nati alla sua base hanno lo tesso nome (Gellért Fürdő) ed anche la piazza davanti alle Terme (all'estremità del Ponte della Libertà) si chiama Szent Gellért tér.
Infine è assolutamente da ricordare il complesso della Statua di Szent Gellért, situato sul lato nord della collina, giusto di fronte al Ponte Elisabetta, costituito dalla sua statua davanti ad un colonnato semicircolare posizionata sopra una cascatella naturale.
Busto di Giorgio Perlasca |
Statua di Szent Gellért |
Infine è assolutamente da ricordare il complesso della Statua di Szent Gellért, situato sul lato nord della collina, giusto di fronte al Ponte Elisabetta, costituito dalla sua statua davanti ad un colonnato semicircolare posizionata sopra una cascatella naturale.
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